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Cristo, Centro della Rivelazione di Dio

La Bibbia che noi leggiamo è suddivisa i due parte: Antico Patto 39 Libri e Nuovo Patto 27 Libri.

L’Antico Patto narra Ia storia vissuta di un popolo scelto e allevato da Dio per far conoscere il Suo nome in tutta la terra.

II Nuovo Patto narra Ia Storia di un Uomo mandato da Dio (Gv. 3:16; Ga. 4:4,5) per riscattare e riconciliare l’umanità disubbidiente con Lui.

Il popolo che Dio ha allevato si accrebbe e divenne una Nazione che camminò con Dio e fu governata da Dio per portare nel mondo quest'Uomo: il Messia promesso dell’Antico Patto (cfr. Ro. 1:1,2).

Il Messia (Cristo, traduzione gr.: Messia Uomo 1Ti. 2:5) venne in forma di Dio (Fl. 2:6) per indicare al genere umano la Via tangibile che conduce al Padre (Gv. 14:6).

La Sua apparizione sulla terra è l'Evento cruciale di tutta la storia dell’umanità, il Vecchio Patto prepara Ia Sua venuta sulla terra (Ga. 4:4,5; cfr. Ef. 1:9-11); il Nuovo Patto descrive la Sua Opera in fatti e parole sulla terra.

Egli è il solo Mediatore fra Dio e gli uomini (1Ti. 2:5; cfr. Gv. 14:6; 1Co. 3:11); visse la vita come uomo, patì la fame, la sete, pianse, si stancò; soffrì ogni tipo di ingiustizia, fu flagellato, crocifisso e sepolto, ma il terzo giorno risuscitò dai morti e ora è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi (Eb. 1:3).

La Bibbia narra prima la promessa della venuta del Messia-Cristo sulla terra per redimere l’umanità, poi narra la Sua Opera redentiva, e la Sua promessa di vita eterna per coloro che l'accettano come Signore e Salvatore.

Questo è lo scopo delIe Scritture, far conoscere Cristo e la Sua Opera redentiva ((Gv. 20:21)) le quali possono darci la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù (2Ti. 3:15). Cristo è il Centro e il Cuore della storia dell’intera umanità, Egli è la nostra vita; il nostro cammino verso l’eternità è nelle Sue mani (Gv. 5:24). Secondo che noi accettiamo o rifiutiamo questo Signore, noi determiniamo la nostra gloria eterna o Ia nostra eterna rovina, il cielo o l'inferno, questo o quello (si legga, Gv. 3:36).

La decisione più importante che noi siamo chiamati a prendere a quella di stabilire nel nostro cuore, una volta per tutte, quale sia il nostro atteggiamento verso Cristo. È da Lui che dipende ogni cosa.

Essere cristiani (si dovrebbe dire Messianici) è il più alto privilegio del genere umano. Accettare Cristo come Salvatore e Signore, e lottare sinceramente e con fedeltà per seguirlo nella Via della Vita che Egli ci ha insegnato, è certamente la maniera di vivere di gran lunga più sensata e soddisfacente. Significa pace, tranquillità dello spirito, allegrezza del cuore, perdono, felicità, speranza, vita: vita ora e qui, in questa terra, vita abbondante, vita che non vedrà mai fine.

Come si può essere tanto ciechi e insensibili da trascorrere una vita per poi affrontare Ia morte senza la speranza promessa del Vangelo? Se escludiamo Cristo, che cosa ci resta in questo mondo sia per l'altro, che renda questa vita degna d'essere vissuta? Noi tutti dobbiamo morire, perché dunque cercare di riderne? La cosa più naturale sembrerebbe perciò, per ogni essere umano, accogliere Cristo a braccia aperte e considerare iI nome di evangelico (evangelico vuol dire seguire Cristo che è il Vangelo) come il privilegio più ambito di questa vita.

In ultimo analisi, la cosa più bella e più cara di questa vita è possedere Ia consapevolezza, nei più profondi recessi del nostro io, di vivere per Cristo e che, per quanto deboli possano sembrare i nostri sforzi, noi ci affatichiamo nelle nostre quotidiane preoccupazioni, nella speranza che alla fine di avere fatto qualcosa da poter deporre in umile gratitudine ai Suoi piedi, come nostra offerta personale.

Egli è I'Uomo più comprensivo che sia mai vissuto sulla terra. Amava le persone e detestava vederle nella tribolazione; amava perdonare, amava aiutare. Compì dei miracoli meravigliosi per dare da mangiare agli affamati, e per alleviare le sofferenze dimenticava di prendere cibo Egli stesso. Le moltitudini stanche, affrante dai dolori e con il cuore turbato, venivano a Lui e trovavano guarigione e sollievo. Di Lui viene detto, e non lo si dice di nessun altro, che se ne scrivessero tutti gli atti di bontà compiuti, il mondo non riuscirebbe a contenerne i Libri. Tale Uomo è Gesù, e tale è la Persona che Dio mandò sulla terra per redimere l’umanità.

Egli morì sulla croce per cancellare il peccato del mondo: per divenirne il Redentore e il Salvatore. Risuscitò dai morti: ora è vivente, non semplicemente come personaggio storico, ma come Persona reale (cfr. Ro. 8:32-34; Ef. 1:20,21; Eb. 1:3); questo è il fatto cruciale della storia umana e Ia forza vitale del mondo al giorno d'oggi.

L'intera Bibbia è fondata su questa meravigliosa storia di Cristo e sulla Sua promessa di vita eterna per coloro che l'accettano. L'unico scopo per cui Ia Bibbia a state scritta a che gli uomini possano conoscere, credere, comprendere, amare e seguire Cristo.

Cristo, centro e cuore della storia, è il centro e il cuore della nostra vita; il nostro destino eterno è nelle sue mani (cfr. Gv. 3:36; 5:24). Secondo che noi accettiamo o rifiutiamo questo Signore e Salvatore, noi determiniamo la nostra gloria eterna o Ia nostra eterna rovina, il cielo o l'inferno, questo o quello.

La decisione più importante che noi siamo chiamati a prendere a quella di stabilire nel nostro cuore, una volta per tutte, quale sia il nostro atteggiamento verso Cristo. È da Lui che dipende ogni cosa.